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1.A.2

CONSOLIDARE E RIPENSARE I "LUOGHI DELLA CULTURA" ESI- STENTI, CREARNE DI NUOVI

Il Centro storico di Cuneo è sede di un ampio numero di beni culturali e relative istituzioni in essi ospitati: Museo, Biblioteca, Teatro, cui si stanno aggiungendo le sedi universitarie con tutti i servizi che esse ospiteranno. Poco lontano si trova la Casa Museo Galimberti, che ha appena ridisegnato il proprio profilo, il Teatro cinema Monviso e, nello stesso isolato, il Centro di Documentazione Territoriale. Nella stessa area si trovano anche l’Istituto Storico per la Resistenza e la Storia Contemporanea, la Biblioteca Diocesana e – in corso di completamento – il Museo Diocesano. Un discorso a parte merita l’area di Piazza Virginio e del Complesso monumentale di San Francesco – Santa Croce – Casa Samone, che potrebbe assumere un ruolo importante se vista nel suo insieme, prevedendovi il trasferimento della sede della Biblioteca civica, oltre a una valorizzazione a scopo culturale di piazza Virginio e San Francesco e l’ampliamento del polo museale della Città, con la creazione di una Pinacoteca negli spazi di palazzo Samone e/o, almeno in parte, negli spazi dell’antico Ospedale di Santa Croce. Non va poi trascurata l’esigenza di procedere al restauro di due chiese di fondamentale importanza, quali Santa Chiara e l’Annunziata.
Molte di queste realtà, alle quali dovrebbero essere aggiunti i monumenti cittadini che richiedono sapienti azioni di manutenzione, sono già interessate da interventi o progetti di intervento che ne modificheranno, in varia misura, l’attuale assetto. Appare peraltro indispensabile evitare iniziative non coordinate fra loro, che impedirebbero di sfruttare pienamente l’occasione di dare risposta alle esigenze delle istituzioni culturali – con interventi integrati sia a livello strutturale che scientifico – tutelando nel contempo edifici di alto valore storico e artistico. Viceversa è possibile concepire il Centro storico di Cuneo come sede “naturale” di una “Cittadella della Cultura e dei Saperi”, che assicuri la leggibilità di tutti questi interventi in chiave complessiva e ne garantisca uno sviluppo coordinato, sia in fase di progettazione che successivamente. Realizzare una “Cittadella della Cultura e dei Saperi”, inoltre, è molto diverso dall’avere “solo” una somma di Istituzioni culturali ed è anche molto più incisivo non solo dal punto di vista dei servizi offerti al cittadino, ma anche della leggibilità complessiva e del prestigio che la città acquisisce.
Un approccio analogo, volto al coordinamento e all’integrazione degli interventi strutturali in ma-teria di beni e/o istituzioni culturali, va promosso e incentivato su tutto il territorio. In questo senso, va tenuto in particolare conto lo spazio della cosiddetta “Cascina vecchia”, di proprietà comunale, che può dar luogo a svariati progetti di utilizzo.

1.A.2.1 IL POLO CULTURALE: COMPLESSO MONUMENTALE DI S. FRANCESCO - SANTA CROCE - CASA SAMONE